Allorché la mente stanca riposa
dalle mille vane sollecitazioni
da giorni occupati da guerre
e quelle notti di vuote parole
nei talk show delle televisioni
blaterano di paese senza prole
i centenni superano la paura
diventano star dei giornaloni
da bambini a vecchi in un lampo!
Le mie spalle si piegano al peso
di combattute lotte e battaglie
con me stesso, i miei tanti limiti
con corone dorate di endecasillabi
ed unguenti di versi sulle ferite
la mente cerca riposo dal dolore
costante che ottunde è narcotizzata
dal bagliore delle pagine bianche
che s’offrono come vergini a me.
S’offrono nude ed impaurite
come preda di fronte alla tigre
le dita cercano parole assopite
tre le pieghe di cento sinapsi
nell’attesa di una rima son pigre
assonnato gli occhi si chiudono
cercano astri e stelle smarrite
come uomini perduti nel frastuono
di questa umanità nella modernità…
