Non conobbi il tuo volto
ne ascoltai mai la tua voce
mai abbracciai il tuo corpo
appena nato e spaventato
mai fui deluso dalle tue scelte
né dalle strade da te percorse
ma neppure la gioia d’averti
mi fu mai concessa e offerta
manca il tuo calore amato.
Non conobbi mai pena
ne spavento per la tua salute
ne ripetei il tuo nome a notte fonda
avrei amato insegnarti la mia poesia
insegnato a dominar le emozioni
con dei versi e delle rime baciate
preparato a diventar uomo giusto
non preda della rabbia e dell’odio
che sciama come una locusta.
Mai conobbi il tuo amore
né il tuo giusto dolore
nel vederti offeso nell’assomigliarmi
da gente meschina ed insignificante
mai conobbi lacrime amare
per tuoi ingiusti apprezzamenti
sul mio operato di genitore
alle prime armi come ogni padre
ed ogni madre nei primi anni.
Mai tersi le tue lacrime copiose
sulla mia rassicurante spalla
né risi per la innocente ingenuità
di bambino stupefatto dal mondo
dai suoi tramonti e notti stellate
dai Natali e capanne innevate
né scorsi la tua gioia bambina
di fronte ai pacchi infiocchettati
nel luccichio dell’albero di Natale.
